Dal Forte di Exilles alle Alpi

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Autore: Guido Amoretti, Patrizia Petitti
Editore: Omega edizioni

Storia ed Architettura delle fortificazioni di montagna Atti del congresso culturale internazionale (27-28 ottobre 2003)

Pensare di organizzare un convegno culturale nel forte di Exilles è stata un'idea del Dott. Alberto Vanelli, un'iniziativa che intendeva accrescere l'importanza del forte sia come monumento storico-archeologico, sapientemente restaurato, sia come centro culturale irradiante un potente richiamo sui due versanti delle Alpi.
Ne conseguì che il congresso ebbe carattere intemazionale e, va sottoli-neato, se le adesioni giunsero solo dalla Francia ciò va attribuito, forse, ai tempi alquanto ristretti in cui il convegno dovette essere pubblicizzato e quindi organizzato, sia al fatto che - nonostante un tema che non escludeva rievocazioni e analisi in ogni settore alpino - di fatto le relazioni parve-ro concentrarsi - salvo un'eccezione - su avvenimenti e su studi legati alle Alpi occidentali.
Un nuovo incisivo simbolismo è sorto proprio da questo primo congresso: la presenza di oratori "transalpini", profondi conoscitori delle vicende plurisecolari del forte, ha rappresentato un saldo legame tra le nostse Nazioni confinanti sulle Alpi. L'Italia, erede delle tradizioni del Regno di Sardegna, custode gelosa del novello forte ottocentesco, ha dimostrato questa apertura di amicizia e di identità con gli esponenti francesi che tende a porre gli esseri umani della Regione alpina in un validissimo plafond di fratellanza e di comprensione reciproca.
Vedere un ufficiale francese d'alto grado, nella bella uniforme bleu scura degli Cha,sseurs des Alpes assidersi tra i congressisti; ascoltame più tardi la dotta lezione sulla campagna del Lesdtguieres nel 1595 nella Val della Dora ha rappresentato un vivo, profondo piacere, come se si fosse d'un tratto ritrovato un amico, appena differenziato da un'uniforme di colore diverso, con il quale vi sono infiniti punti di contatto e di concordanza.
Sul piccolo forte alpino si sono addensate, quasi nubi temporalesche, le grandi ambizioni dell'Impero Austriaco al tempo della Restaurazione, l'acredine e l'invidia della Francia che costatava la ricostruzione di un monumento fortificato che i Giacobini avevano fatto rasare nel 1796, le difficoltà intrinseche delle attività di costruzione delle possenti muraglie, le pressioni dell'Inghilterra per il ristabilimento della "Barriera Alpina" nei confronti della Francia.
Queste ed altre interessantissime questioni si sono dibattute nel congresso, che costituiscono oggi preziosi documenti di storia, di architettura militare e di archeologia sul forte e sulla sua valle.
Esprimo l'augurio che il nostro forte valsusino possa ancora costituire la sede di incontri culturali internazionali. È il destino delle grandi opere monumentali del passato, quasi che, nelle antiche muraglie, possano sorgere e svilupparsi più facilmente idee concrete al servizio della più vasta cultura europea.

Informazioni aggiuntive sul prodotto

Titolo Dal Forte di Exilles alle Alpi
Sottotitolo Storia ed Architettura delle fortificazioni di montagna
Autore Guido Amoretti, Patrizia Petitti
Editore Omega edizioni
Data 2003
Pagine 243
Dimensioni 24 x 17 cm
Formato Brossura
Lingua Italiano
ISBN o EAN 9788872414644

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