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UP 2010

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Editore: Versante sud

Annuario 2010
L'Alpinismo, i monotiri, il bouldering raccontati momento per momento, per non dimenticare il meglio del 2010. Decine di proposte tra falesie e vie lunghe realizzate nel 2010 da climber e alpinisti di tutta Europa.
Nina Caprez: Ambiziosa, determinata e anche molto carina, la forte arrampicatrice svizzera, soprannominata "la principessa del Verdon" ci svela i segreti del suo successo e le sue aspirazioni future confidandoci che sono le vie a scegliere lei e non viceversa. Intervista di Maurizio Oviglia
Alessandro Baù: Un giovane che vive il presente, che sogna il futuro, ma che ha i piedi ben piantati nella grande tradizione dell'alpinismo dolomitico, fatto di rigore etico, sacrificio e spesso sofferenza. Intervista di Paola Favero
Eliza Kubarska: Una delle poche donne al mondo che apre, lavora e libera vie lunghe e big wall; ma anche un'apprezzata artista che ha opere esposte alla Galleria Nazionale polacca. Il racconto di una ragazza che lottando contro tante difficoltà è riuscita a realizzarsi. Intervista di Maurizio Oviglia
Mastro d'ascia - La cascata che tutti aspettavano:Una spettacolare colata ghiacciata, una cascata che esiste solo in anni particolari come nel febbraio del 2010. Mario Sertori, forte ghiacciatore valtellinese è riuscito a cogliere l'attimo…Mario Sertori
100% intransigenti:Il vento Trad soffia più che mai e contagia anche l'Ossola. Perché non lasciare alle spalle le polemiche e creare una falesia senza spit? Nasce così una proposta intransigente che valorizza una falesia dove la catena bisogna veramente conquistarsela! Ricky Felderer e Guglielmo Ruiu
Le Marchand de Sable: Venticinque anni fa Michel Piola inventava non solo una via ma una filosofia di apertura. Dalle placche fessurate dell'Envers, ai piedi del Monte Bianco, quell'intuizione farà il giro delle Alpi influenzando generazioni di arrampicatori-alpinisti. Damiano Ceresa, Michel Piola, Maurizio Oviglia
Pichenibule: Pichenibule era il nome di una capretta ed è diventata una via mito e non solo del Verdon. In questa rievocazione viene ripercorsa la storia della prima salita, delle ripetizioni a opera dei nomi più illustri dell'arrampicata di quegli anni, fino alla prima libera e la prima on sight. Gianni Battimelli, Catherine Destivelle, Marco Troussier
Diedro Casarotto-Radin - Spiz di Lagunaz: La storia di quel diedro spettacolare che sembrava un invito di pietra, una sfida splendida ed estrema, fatta apposta per catturare il desiderio di qualche grande alpinista. Dalla prima salita di Renato Casarotto, alla solitaria di Massarotto. Paola Favero Rampage 84: Nel suo racconto minimalista, Christian Core ci trasmette tutto il suo amore per il bouldering, inteso come sport, come esplorazione, ma soprattutto come stile di vita. Christian Core

Informazioni aggiuntive sul prodotto

Titolo Up 2010
Autore AA.VV.
Editore Versante Sud
Data 2011
Pagine 152
Formato Rivista
Illustrazioni A colori
Lingua Italiano
ISBN o EAN 9788896634325

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UP 2011

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SOMMARIO UP 2012
Tutto il meglio dell'alpinismo europeo 2011
Nalle Hukkataival
Elena Corriero intervista la boulder star svedese che a 24 anni è già riconosciuto come uno dei migliori boulderisti al mondo. Ha ripetuto alcuni fra i blocchi più duri mai aperti, tra cui Dreamtime (8b+), Jade (8c) e Ninja Skills (8b+) – per citarne solo alcuni – solcando il globo per misurarsi con gli standard fissati dai suoi predecessori.
Nicolas Kalisz
Un francese un po’ scontroso pronto a battere i pugni sul tavolo per difendere le proprie convinzioni. In questa intervista di Maurizio Oviglia si dimostra una persona disponibile e umile, l’ideale per far scoprire un po’ a noi italiani l’alpinismo di marca Pirenaica, da sempre la” cenerentola bistrattata” dell’alpinismo francese.
Christophe Dumarest
Molto giovane, eppure con svariate prime salite alle spalle e spedizioni in tutto il mondo, Christophe Dumarest è un alpinista innamorato della favola della montagna. Sempre sorridente e con uno spiccato senso dell’umorismo, Christophe afferma spesso che la performance non è in cima ai suoi pensieri. Ma leggendo il suo curriculum non si direbbe.
Intervista di Lucia Prosino
Dave Birkett
Sebbene abbia salito il suo primo E9 nel Lake District più di vent'anni fa, e il suo E9 If Six Was Nine, salito nel 1992, abbia dovuto aspettare ben 15 anni per essere ripetuto, solo di recente il nome del quarantatreenne Dave Birkett viene conosciuto oltre le coste britanniche.
Intervista di Peter Herold
Karma
Pochi essenziali movimenti: un salto per arrivare alla presa iniziale, accoppio e incrocio di mano, un dinamico per arrivare a un’inconsistente asperità di destra, rilancio in alto e tallonaggio per arrivare di sinistra, finalmente, alla presa che permette di ribaltarsi in cima al blocco. Niente di più semplice, e al tempo stesso niente di più visionario. Il leggendario Fred Nicole rievoca i tempi e le sensazioni del periodo in cui provava questo mitico blocco di Fontainebleau.
La Rambla
Nel racconto documentato e ricco di interventi e precisazioni di illustri ripetitori, Elena Corriero ci racconta la storia di un tiro che ancora oggi, diciassette anni dopo la sua apertura, solo in sei sono riusciti a salire.
Oceano Irrazionale - Precipizio degli Asteroidi
Alle prime luci del giorno, il 2 luglio 1977, arriva in Val di Mello una Renault bianca, minuscola ma tenace utilitaria, sintesi tra una piccola Jeep e una grande scarpa.
Così inizia la storia di Oceano Irrazionale, una via che ha segnato una svolta nell'arrampicata. Paolo Masa, uno dei protagonisti di quel periodo ricco di idee e fermenti, ce la racconta in puro stile "sassista".
Via dei Fachiri - Cima Scotoni
La via dei Fachiri è una di quelle vie che rappresentano la ribellione di una nuova generazione all’ossessione della linea della goccia cadente, che aveva portato all’abbrutimento dell’abuso dei chiodi. Per queste vie non si può guardare la parete, seguendone il tracciato, senza pensare: “Geniale!” Di Orietta Bonaldo
Hotel Supramonte
La parete è veramente oltre le aspettative e Rolando Larcher ne rimane fortemente affascinato. Riuscirà a passare, senza tradire la sua etica rigorosa, ovvero senza utilizzare artificiale intermedio tra le protezioni? Da questa premessa nasce Hotel Supramonte, una via la cui fama ha superato i confini della Sardegna. Maurizio Oviglia, iniziale protagonista dell'apertura, ce ne racconta le vicende passate e presenti, i tentativi di apertura e di salita in libera.
Orbayu - Naranjo de Bulnes
Adam Pustelnik non scrive solo della sua intensa esperienza su questa super via, ma anche della storia alpinistica di tutta la parete del Naranjo, un vero e proprio oggetto del desiderio per tutti gli alpinisti spagnoli.
«Non mi aspettavo molto dal primo tentativo su Orbayu, perché ritenevo che le difficoltà fossero un po’ sopra il mio livello e dunque non consideravo la via come un obiettivo realistico per me. Avevo in mente i primi giorni su Silbergeier, una via lunga quasi quanto la parte dura di Orbayu, e con meno lunghezze di ottavo grado, almeno secondo la valutazione iniziale dei Pou; fu estenuante anche solo passare, al primo tentativo, senza ovviamente parlare di passare in libera, né tantomeno di portare a casa qualche flash o a vista delle lunghezze più dure».
Il Naranjo dei Pou
di Elena Corriero, Eneko e Iker Pou
Fino al 2011, quando Nico Favresse e Adam Pustelnik ripetono in libera Orbayu, i fratelli Pou sono stati i protagonisti indiscussi sulla scena del Picu de Urriellu; hanno stabilito il metro di paragone e dettato le regole dell’alta difficoltà su una delle pareti più presenti nell’immaginario degli alpinisti spagnoli.

Informazioni aggiuntive sul prodotto

Titolo UP 2011
Sottotitolo Annuario di alpinismo europeo
Collana UP
Autore AA.VV.
Editore Versante Sud
Data 2012
Pagine 152
Dimensioni 21 x 27 cm
Formato Rivista
Illustrazioni A colori
Lingua Italiano
ISBN o EAN 9788896634455

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SOMMARIO UP 2013
Tutto il meglio dell'alpinismo 2012
I GRADI NEL BOULDER
Si può parlare di un'inflazione dei gradi nel boulder? Che ruolo hanno gli sponsor e i media in questa ipotetica caccia al grado? Come interpretare il fatto che i gradi vengano visti e rivisti, e i vecchi boulder sgradati? Che cosa influisce sulla difficoltà percepita?
A queste e ad altre domande tentano di dare una risposta alcuni grandi boulderisti come Adam Ondra, Bernd Zangler, Nalle Hukkataival, Fred Nicole, interpellati e sintetizzati da Elena Corriero.
VOYAGER
E a proposito di boulder ecco la vera storia del mitico blocco inglese Voyager, risolto da Ben Moon nel 2006 e ricostruita da Mark Pretty. "I boulder come Voyager sono rari, pongono problemi che pochi altri sanno proporre e, in tal modo, conducono l’arrampicatore in un viaggio di scoperta nei più profondi segreti del movimento e di quella danza disperata che è l’arrampicata."
ARNAUD PETIT
Aprire grandi vie e ripetere tutte le più grandi scalate libere che si possano trovare ai quattro angoli del pianeta. Queste le attuali motivazioni di Arnaud Petit, Campione del Mondo di Arrampicata Sportiva nel 1996, ormai da qualche anno dedito alla scoperta di nuovi orizzonti verticali e intervistato da Maurizio Oviglia.
SILBERGEIER
Silbergeier, Avvoltoio d’argento. Raramente un nome di una via è stato più evocativo. Pietro Dal Pra', grande climber italiano rievoca i suoi ricordi e quelli dell'apritore Beat Kammerlander in un racconto/intervista emozionale ma tecnico nella descrizione dei passi più significativi della via in Rätikon.
"Mi dicevo continuamente di non emozionarmi né agitarmi se avessi sbagliato qualche appoggio o appiglio, mi convincevo che a ogni sensazione di errore sarei scivolato in qualche modo senza fermarmi. Non avevo nulla da perdere… "
NOIA 8c+ puntozero
Il primo 8c+ italiano, inventato e liberato da Severino Scassa nel febbraio del 1993 e ripetuto da grandi nomi dell'arrampicata sportiva degli ultimi vent'anni. Lo stesso autore ce lo racconta senza tralasciare nulla, nemmeno le acerrime polemiche suscitate da un appiglio scavato e alla fine dichiara: "… il giorno in cui qualcuno salirà Noia senza usare la presa della discordia la tapperò all’istante".
TRAD MODERNO
"Qualche italiano disposto a schiodare?" scriverà sul suo blog l'inglese Hazel Findlay, una delle esponenti di spicco della cosiddetta arrampicata "trad" moderna, dopo aver visitato la falesia ossolana di Cadarese. In effetti, se non fosse stato per un italiano disposto a schiodare, forse Hazel non sarebbe mai andata a provare The Doors, un 8a+/b schiodato da Matteo Della Bordella e da lui salito in libera usando solo protezioni veloci.
La guerra agli spit è sempre stata combattuta, a iniziare dai californiani John Bachar e Ron Kauk, fino agli inglesi puristi del grit britannico. "Le linee inglesi degli anni 70 sono ancora vive, danno la stessa emozione; se fossero state chiodate avrebbero perso interesse."
Si tratta di considerazioni che sono state fatte raramente in Italia, dove le derive della mentalità pseudo-sportiva hanno portato a chiodare indiscriminatamente, spesso con la scusa della divulgazione dell'attività.
FESSURA DELLA DISPERAZIONE
Il 19 maggio 1974, tre giovani coraggiosi: Roberto Bonelli, Danilo Galante e Paolo “Pilin” Lenzi salirono una fessura lunga 90 metri e la chiamarono Fessura della Disperazione. Era nata una delle più incredibili scalate libere delle Alpi Occidentali. Ma ancora i tre giovani non sapevano di aver fatto una cosa così importante. In quegli anni, la libera non aveva il valore che le attribuiamo adesso. Il free-climbing, non era ancora un vento impetuoso, ma solo una leggera brezza che soffiava da ovest che ben pochi avvertivano…
Maurizio Oviglia ci racconta l'ambiente che portò alla nascita di questa impresa nata dal movimento del Nuovo Mattino. Andrea Giorda intervista poi i due protagonisti della storica salita Danilo Galante e per la prima volta Roberto Bonelli.
YUJI HIRAYAMA
A 43 anni, Yuji Hirayama fa ancora l’atleta di professione. Ciò che colpisce di più, in lui, è il tono di voce sommesso, gentile, che ben rispecchia la sua modestia. Una modestia tanto più incredibile se si considera la grandezza del personaggio.
In questa intervista rilasciata a Elena Corriero, Yuji si racconta per quello che si considera oggi, ambasciatore dell'arrampicata in partia e all'estero.
LES SPECIALISTES
"Verdon, estate 1987. Un tetto di 17 metri, strapiombo a 45 gradi, 15 giorni di tentativi, 35 movimenti da concatenare in stile mezzo Rambo e mezzo scimpanzé. Un sogno… almeno per Jean-Baptiste! Potrebbe essere il primo 8c del nostro sistema solare, che J.B. Tribout ha battezzato come d’obbligo Les Specialistes.”
Il racconto del primo salitore, un mito durante tutti gli anni 80, accompagnato da un ricordo di Marzio Nardi in occasione di un tentativo sotto gli occhi del "maestro".
CAROLINE CIAVALDINI E JAMES PEARSON
Nel 2012, era impossibile sfogliare una rivista del settore o visitare un sito internet sull’arrampicata senza imbattersi nei loro Trip Report. Caroline Ciavaldini e James Pearson erano dappertutto.
"Sebbene abbiamo entrambi soltanto 27 anni, ciascuno ha vissuto per 5-10 anni nella sua camera stagna, Caroline con le competizioni, io sul grit del Peak District. Volevamo alzare gli occhi e guardarci intorno, imparare nuove tecniche e accrescere il nostro Know-How. Volevamo poter apprezzare e rispettare diversi stili di arrampicata e le persone che hanno contribuito al loro sviluppo. In fondo il grado è soltanto un piccolo aspetto dell’arrampicata."
In questa intervista raccolta da Peter Herold sul terrazzo della sua casa in Sardegna il duo anglo-francese ci svelano le loro motivazioni e il loro modo di intendere la scalata.
ALPINISMO E GHIACCIO 2012
FALESIA 2012
BOULDER 2012
RELAZIONI E PROPOSTE 2012

Informazioni aggiuntive sul prodotto

Disciplina Arrampicata, Alpinismo
Titolo UP 2012
Editore Versante sud
Data 2013
Pagine 136
Lingua Italiano
ISBN o EAN 9788896634738

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UP 2014

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Editore: Versante Sud

In questo numero:
Copertina: Mina Leslie-Wujastyk fotografata da David Mason
Barbara Zangerl
Intervista di Stefano Michelin.
La prima donna ad aver salito un blocco di 8b. Oggi alla ricerca della difficoltà sulle più celebri vie sportive in montagna.
Cleopatra - Wenden
di Matteo Della Bordella.
La verticalità delle dolomiti e la roccia del Verdon: questo è il Wenden. E la via Cleopatra ne è la regina.
Sogni di gloria - Erto
Raccontato da Luca “Canon” Zardini e Sandro Neri.
La storia di uno dei tiri più strapiombanti degli anni 80 e dei Ragazzi dello zoo di Erto.
Via Livanos – Cima Su Alto (Civetta)
di Ivo Rabanser.
Un diedro enorme e aggettante, salito da due ragazzi venuti dalle Calanques che apriranno le porte al settimo grado.
Matthias Scherer e Tanja Schmitt
Intervista di Lucia Prosino.
Due giovani e una carriera da punti esclamativi condotta, per scelta, quasi in sordina, lontano da clamori e riviste patinate.
Cecchinel-Jager – Couloir Nordest dei Drus
di Marcello Sanguineti.
La rivoluzionaria tecnica del piolet-traction irrompe sulle Alpi.
Quello che sono
di James Pearson.
Un introspettivo contributo scritto in esclusiva per UP dove James prova a raccontare “a cuore aperto” la sua esperienza di vita, interrogandosi sul senso e sull’utilità delle sue aspirazioni.
Tim Emmett
di Peter Herold.
Alpinista e ghiacciatore d’eccezione, ma anche uomo immagine e star dell’arrampicata e con un contagioso sorriso a trentadue denti.
Simon Anthamatten
di Lorenzo Scandroglio.
Quella degli Anthamatten di Zermatt è una premiata ditta famigliare i cui prodotti sono tre “fratelli-alpinisti” e le loro imprese verticali tutt’altro che ordinarie.
News 2013
Alpinismo, ghiaccio, falesia e boulder a cura di Ilaria Raboni
Nuove vie
a cura di Marco Romelli

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Titolo UP 2014
Autore AA.VV.
Editore Versante sud
Data 2014
Pagine 132
Dimensioni 21 x 27 cm
Formato Rivista
Illustrazioni A colori
ISBN o EAN 9788898609147

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UP 2015

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Editore: Versante Sud

PERSONAGGI
Jacopo Larcher di Manuela Ravasio
David Lama Intervista di Lucia Prosino
Corrado Pesce Intervista di Marco Romelli
Sergey Shaferov di Stefano Michelin
Mélissa Le Nevé Intervista di Lucia Prosino
Io, Gabri e Goldrake di Matteo Pavana
Il mio free-solo – Corpo/Mente/Azione di Jordi Salas e Monika Calaf
Diego Margiotta Intervista di Lucia Prosino

VIE
Peter Pan, Cornalba di Tatiana Bertera
Via degli Inglesi, Pizzo Badile di Mario Sertori
Pilastro di Mezzo, Sass dla Crusc di Ivo Rabanser
Colton-MacIntyre, Grandes Jorasses di Julien Désécures

NEWS a cura di Ilaria Raboni
Alpinismo e ghiaccio
Falesia
Bouldering

RELAZIONI E PROPOSTE a cura di Marco Romelli
Roccia
Ghiaccio e misto

Informazioni aggiuntive sul prodotto

Titolo UP 2015
Autore AA.VV.
Editore Versante sud
Data 2015
Pagine 136
Dimensioni 21 x 27 cm
Formato Rivista
Illustrazioni A colori
ISBN o EAN 9788898609420

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UP 2018
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UP 2016

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Editore: Versante Sud

La grande novità sarà la versione touch per iPad e tablet Android che sarà scaricabile gratuitametne da chi acquista la versione cartacea. Una versione digitale da leggere e sfogliare, ricca di contenuti multimediali extra, gallerie immagini, video e link esterni.
Una nuova esperienza di lettura per il “classico” annuario europeo di alpinismo.

Sommario:
VIE MITICHE
– TEMPI MODERNI di Heinz Mariacher
– AMERICANA AL DRU di Marco Vegetti
– VIA DEL VECCHIACCIO di Stefano Ardito
– BRUTAMATO YÉ YÉ Viaggio nel paese delle meraviglie di Andrea Frigerio
TIRO MITICO
– MATTINO DEI MAGHI di Maurizo “Manolo” Zanolla ed Emanuela Ravasio
– GREENSPIT di Andrea Giorda
BLOCCO MITICO
– TONINO 78 di Tatiana Bertera
PERSONAGGI
– LUKA LINDIC di Lucia Prosino
– FRATELLI GEREMIA di Cristiano Pastorello
– STEFANO GHISOLFI di Stefano Michelin
– NICCOLÒ CERIA di Riky Felderer

News 2015 a cura di Ilaria Raboni
Alpinismo e ghiaccio
Falesia
Bouldering
Relazioni e proposte a cura di Marco Romelli
Roccia
Ghiaccio e misto

Informazioni aggiuntive sul prodotto

Titolo UP 2016
Autore AA.VV.
Editore Versante sud
Data 2016
Pagine 136
Dimensioni 21 x 27 cm
Formato Rivista
Illustrazioni A colori
ISBN o EAN 9788898609536

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UP 2018
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UP 2017

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VIE MITICHE
FANTASIA Marmolada d’Ombretta – di Maurizio Giordani
“Racconterò di alcune mie realizzazioni del passato, del loro come e perché, e cercherò di fare una veloce e attenta analisi di altre cose successe dopo, fino ad arrivare all’estate del 2016, da poco sfumata in un inverno che ben poco di inverno ha avuto (…)” DELTA MINOX Pilastro del Scingino, Val Masino – di Eugenio Pesci
“D’altra parte il granito ci mette poco a vendicarsi per questo eventuale sopruso tecnico e motorio: lo fa con poco sforzo attraverso il fascino della quota, del ghiaccio, degli ambienti grandiosi e remoti, e soprattutto della sua diffusa presenza nelle grandi pareti delle montagne più famose di tutti i continenti, dallo Yosemite, alla Groenlandia sino alle Torri di Trango, ove si trova l’itinerario su granito più impegnativo e famoso fra quelli esistenti: Eternal flame di Wolfgang Güllich e Kurt Albert (…)”
VACANZE ROMANE Monte Camicia – di Stefano Ardito*
“Molti ripetitori, in quel labirinto verticale, aprono delle varianti più o meno volontarie. La prima via completamente indipendente da quella del 1934 viene tracciata nel 1999 da Roberto Iannilli ed Ezio Bartolomei, ed è un capolavoro. Nel luglio 2016, nei primi tiri di corda di un’altra via nuova sulla Nord, Roberto cade e muore insieme a Luca D’Andrea, suo compagno in decine di vie nuove. (…)”
REBUS Corna di Medale – di Eugenio Pesci
“26 dicembre 1984, verso l’ora in cui il sole tramonta, sentiero di raccordo fra la via ferrata della Corna di Medale, grande parete calcarea lecchese e settore delle vie sportive dell’Antimedale.
Tre ragazzi dall’aria molto stanca ma soddisfatta, addobbati da ferraglia di ogni tipo, come alberi dell’appena trascorsa festività, si incontrano ad un bivio con un altro gruppo di giovani arrampicatori; questi ultimi però più leggeri e ben imbiancati dagli sbuffi di magnesite. (…)”
ERRATA CORRIGE
*nell’edizione cartacea l’articolo di Stefano Ardito compare erroneamente accreditato a Fabrizio Ardito. L’autore del testo è Stefano Ardito, come compare correttamente nell’indice dell’edizione cartacea e in questa pagina.
TIRO MITICO
HUBBLE – di Carlo Caccia
“Cercare qualcosa e trovare qualcos’altro: in inglese si dice serendipity. Un esempio? Telefonare a Stefano Ghisolfi per saperne di più della sua salita di Ultimatum (9a+) a Massone e scoprire che tra i suoi progetti per il 2017 c’è anche la mitica Hubble. Di più: Stefano ci rivela di averla già provata, di aver già sperimentato quei sette movimenti che il 14 giugno 1990, in una manciata di secondi, hanno alzato l’asticella della difficoltà. Ben Moon cercava il primo 8c+ e ha trovato il primo 9a (…)”
LA MORTE – di Eva Toschi
“Cos’è che rende un tiro storico?
È la prima domanda che mi sono posta per scegliere di quale linea raccontare. I numeri? Il Grado – sì , sicuramente è rilevante -, l’anno in cui è stata chiodata, il numero delle persone che sono riuscite nell’impresa di salirla.
Un significato? Che ne so, un significato che si attribuisce al sol fatto di aver salito quella linea: significa essere forti, talentuosi, coraggiosi, umili o arroganti o chissà cos’altro.
Un nome altisonante? Beh, a volte i nomi sono densi di valore e un po’ raccontano la storia che ci sta dietro… (…)”
BLOCCO MITICO
IL NIPOTE DI GOLDRAKE – di Alberto Milani
“«Nonna cosa vuole dire “mitico”?»…silenzio…«boh… mah, forse vuol dire che l’è bel»…silenzio…«ah…va bene». Avevo 4 anni, e non so dove avevo sentito tale aggettivo che mi aveva fatto mettere in difficoltà la mia povera, meravigliosamente semplice nonna.
Ora, più di trenta anni dopo, mi trovo di nuovo alle prese con questa parola, domandandomi dubbiosamente: quando un blocco è definibile come “mito”? (…)”
GARE
LA LUNGA ATTESA È FINITA di Stefano Michelin
“1985, la prima gara di arrampicata; 2020 la prima Olimpiade con l’arrampicata. 35 anni di storie, vicende, trasformazioni, discussioni che hanno visto il lato agonistico di questa disciplina trasformarsi, evolversi, prendere forma, acquisire contenuti ed infine sfociare nel sogno olimpico (…)”
PERSONAGGI
ALEXANDER MEGOS – di Lorenzo Frusteri
“Intervistare Alex Megos è un po’ come cercare di commentare la Gioconda di Leonardo dicendo qualcosa di nuovo, o anche solo di interessante: non facile.
Alex Megos ha toccato roccia ancora piccolissimo, e ha bruciato le tappe in un modo sconcertante, passando dalla montagna alle gare, dalla falesia al boulder con disarmante facilità. Arriva al 9a a soli diciannove anni, sale 8b+ boulder e in breve (…)”
PIETRO DAL PRÀ – di Matteo Pavana
“Sono un uomo complesso e pieno di contraddizioni, che ha attraversato momenti belli e altri meno piacevoli, sempre ai margini dell’arrampicata libera italiana, ma mai con malumore, anzi, con un certo orgoglio. Per un motivo o per l’altro, non ho mai scalato per periodi di tempo troppo prolungati, alternando la mia attività di alpinista con quella di guida alpina e di sciatore. Ora mi rendo conto che questa è stata una grande fortuna (…)”
MATTEO RIVADOSSI – di Ruggero Bontempi
“Il buio e la luce, l’acqua e il ghiaccio, profondi abissi e terre alte, umidità, mondi di pietra.
Parlare di montagna e di alpinismo con Matteo Rivadossi è prima di tutto un viaggio tra gli elementi e le forme più autentiche e primordiali di una natura austera e misteriosa, così potente da poter incutere talvolta un giustificato timore. (…)”

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Titolo Up 2017
Sottotitolo Annuario di alpinismo europeo 2016
Autore AA.VV.
Editore Versante Sud
Data 2017
Pagine 184
Formato Rivista
Illustrazioni A colori
Lingua Italiano
ISBN o EAN 9788898609932

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Editore: Versante Sud

Sommario

VIE MITICHE
VIA DEI BELLUNESI Spiz di Lagunàz – Pale di San Lucano, Dolomiti di Federico Montagna
CAVALCARE LA TIGRE Corno Piccolo del Gran sasso di Paolo Caruso
JORI BARDILL Pilone Centrale del Freney – Monte Bianco di Eugenio Pesci
DIRETTA DEL POPOLO Pizzo Badile di Giovanni Rivolta
BLOCCO MITICO
LA FESSURA KOSTERILTZ Valle dell’Orco di Alberto Milani


STORIA
IL GRADO NOVE di Stefano Michelin
IL 9A FEMMINILE di Eva Toschi


PERSONAGGI
MARZIO NARDI Dalla Kosterliz a Icaro e la nascita del bouldering italiano di Alberto Milani
JERNEJ KRUDER di Stefano Michelin
REPORT 2017 a cura di Alberto Milani

Top Alpinismo e ghiaccio

Top Falesia

Top Boulder

MATERIALI a cura della redazione
RELAZIONI E PROPOSTE a cura di Marco Romelli

ROCCIA

GHIACCIO E MISTO

Informazioni aggiuntive sul prodotto

Titolo UP 2018
Autore AA.VV.
Editore Versante sud
Data 2018
Pagine 176
Dimensioni 21 x 27 cm
Formato Rivista
Illustrazioni A colori
ISBN o EAN 9788885475328

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Editore: Versante Sud

Up 2019 è l’annuario di alpinismo mondiale dedicato alle realizzazioni più significative del 2018! Ricco di dettagli e schede tecniche, Up 2019 presenta un quadro completo delle migliori realizzazioni del panorama mondiale, fornendo per le categorie Alpinismo, Multipitch, Ghiaccio, Falesia e Boulder tutte le informazioni del caso.
Oltre al Report l’annuario offre però anche ampie sezioni dedicate alle Vie Mitiche, ai Tiri Mitici e al Blocco Mitico. Descrivendo ognuno di essi con una relazione tecnica, una introduzione storica e quando possibile un’intervista agli apritori.
Ma UP 2019 è anche Storia (Neosassisti – Un viaggio nell’utopia; Sasso della Croce; Laste) , Personaggi (Muriel Sarkany; Nicola Tondini), Idee (Alpinismo per noi o per gli altri), Materali, Relazioni (Roccia, Ghiaccio e Misto) e Nuove Proposte!

Informazioni aggiuntive sul prodotto

Titolo UP 2019
Autore AA.VV.
Editore Versante sud
Data 2019
Pagine 176
Dimensioni 21 x 27 cm
Formato Rivista
Illustrazioni A colori
ISBN o EAN 9788885475519

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UP 2017
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UP 2016
9,90
UP 2015
13,50
UP 2014
13,50
UP 2018
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Up climbing #14

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Edizioni Versante Sud

TOSCANA
Toscana, terra magica.
Ci sono luoghi del nostro pianeta che quasi sfuggono, per bellezza, cultura e storia, alla descrizione attraverso le parole. Senza dubbio, la Toscana è uno di questi luoghi. Terra dai mille volti, dai mille paesaggi. E questo vale anche per le sue montagne e le pareti, che riescono a racchiudere, in uno spazio comunque non grandissimo, quasi tutti i segreti e le forme del verticale, del ripido, del solitario: in rocce brevi e pareti arcigne, ed in tutte le stagioni, culminando, alpinisticamente, nell’inverno feroce delle Apuane, un mondo a parte con vista sul Mar Tirreno.
È per questo che abbiamo deciso, in questo numero di Up Climbing, di dare voce proprio alla Toscana verticale, con un viaggio che inizia dalle splendide numerose falesie della zona versiliese, ormai un vero must per tanti arrampicatori italiani e stranieri, e che prosegue verso la Maremma, passando dalle pareti del Procinto, ricche di storia, e giungendo, appunto, all’alpinismo invernale apuano, al misto e allo sci ripido.
In questo viaggio saremo guidati dai maggiori esperti locali, con informazioni tecniche e gradevoli racconti storici.
Ma la Toscana è anche terra di contrasti, di passioni e di scontri cruenti: terra apuana martoriata dalle cave, e da interessi contrapposti. Anche di tutto ciò parla questo numero di Up.
In seguito, usciti dalla bella Toscana, gireremo un po’ per l’Italia con diverse proposte di arrampicata: tutte novità che ci sono apparse assai interessanti, fra Como, Lecco e Arco di Trento.
Graffi graffianti e riflessioni sul senso e i perché della scalata completano il numero.

Informazioni aggiuntive sul prodotto

Area geografica Toscana
Disciplina Arrampicata
Titolo Up climbing #14
Editore Versante Sud
Data Sette/ott 2021
Numero 14
Pagine 127
ISBN o EAN 9772612312147

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