Dell'alpinismo

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Autore: A. Bocchiola
Prefazione: E. Camanni
Tararà edizioni

L’alpinismo nasce come tempo logicamente secondo all’estromissione del mito dallo spazio alpino, alla rimozione dell’animale mitologico nella mente dell’uomo, come avrebbe detto Galileo. Lo scienziato cola la gabbia di acciaio del suo sapere sulla calotta del Monte Bianco e l’alpinismo sopraggiunge come effetto di quel gesto ma anche come reinvestimento di quel gesto e di quello spazio in se stesso. In questo senso l’alpinismo emancipa la calotta dalla gabbia di acciaio per dedurre una figura di montagna imprevedibile rispetto alle regole del mito e del discorso scientifico. L’alpinismo estrae la montagna, per differenza, dalla montagna come mito (estromesso dalla scienza) e dalla montagna come oggetto naturale, istituito dal discorso scientifico. L’alpinismo trattiene della montagna mitica la dimensione sublime e della presa scientifica la riduzione di questa stessa dimensione. D’ora in poi la montagna non sarà più sublime e nemmeno meramente naturale: sarà estrema. L’alpinismo inventa la montagna come spazio e luogo estremo, ossia frequentabile ma esposto. In che senso si tratta appunto di vedere.

Informazioni aggiuntive sul prodotto

Titolo Dell'alpinismo
Collana Di monte in monte
Autore Andrea Bocchiola, Prefazione Enrico Camanni
Editore Tararà
Data 2020
Pagine 82
Dimensioni 13 x 21 cm
Formato Brossura con alette
ISBN o EAN 9788897795384

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