Editore: Il Sentiero
Carta escursionistica dell'Basso Appennino Modenese Ovest con reticolo chilometrico e guida allegata.
Il Basso Appennino Modenese Ovest Trekking nasce da un progetto dell’autore, realizzato concatenando sentieri, segnati dal CAI o da enti e associazioni locali per visitare a piedi, in una settimana, i luoghi più belli di questa parte dell’Appennino modenese.
I tratti più difficili da seguire sono stati descritti con una tale quantità di dettagli che rendono agevole l’individuazione del percorso anche ai meno esperti.
Difficoltà: il trekking si svolge tutto su sentieri facili: i tratti difficili sono stati volutamente aggirati.
I singoli sentieri sono tutti classificabili E (escursionistici, secondo il grado di difficolta utilizzato comunemente): però nel complesso il trekking è valutabile EE (per Escursionisti Esperti) per la lunghezza di alcune tappe e lo sforzo che richiedono otto giornate consecutive di cammino.
Periodo consigliato: tutto l’anno: è uno dei vantaggi del camminare fa i 200 e i 1200 metri di altitudine. Informarsi prima di partire sull’apertura dei Posti Tappa e prenotare.
E’ necessaria un’adeguata attrezzatura escursionistica, rilevabile in diverse pubblicazioni specifiche.
Il trekking è stato descritto sulla base dei rilevamenti effettuati prima della pubblicazione e riporta lo stato dei sentieri in quel periodo. Lo stato e la percorribilità dei sentieri potrebbero variare successivamente: pertanto prima di partire si consiglia agli escursionisti, di informarsi sulla transitabilità dei sentieri nel tratto successivo presso associazioni, enti locali e i gestori dei posti tappa. Eventuali correzioni e/o integrazioni al presente libretto verranno rese disponibili sull’apposita area nel sito www.paolocervigni.com. Tutti gli appassionati sono invitati a partecipare con le proprie osservazioni e gli aggiornamenti rilevati sul territorio.
Il trekking è stato diviso in tappe brevi per rendere fruibile il percorso anche ai meno allenati.
Sono state indicate tutte le strutture ricettive presenti lungo il percorso per permettere, ai più e ai meno veloci, anche soste alternative a quelle in cui è suddiviso l’intero trekking.