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Cervino Il più nobile scoglio

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16,90


Autore: Reinhold Messner
Editore: Corbaccio

1865-2015: a 150 anni dalla conquista del Cervino Reinhold Messner fa rivivere le emozioni di un'impresa straordinaria
Il 14 luglio 1865 il venticinquenne inglese Edward Whymper, partito da Zermatt, raggiunge per primo la vetta del Cervino-Matterhorn, il «più nobile scoglio» come scriveva il poeta John Ruskin, o la «Gran Becca» come è ancora chiamata nelle valli italiane ai piedi della montagna. Scendendo, tuttavia, in seguito a un incidente la corda che teneva legati i sette scalatori si rompe, e quattro di essi perdono la vita precipitando nel vuoto. Pochi giorni più tardi, Jean-Antoine Carrel arriva in cima dal versante italiano. Carrel è il vero «eroe» dell’avvincente racconto che Reinhold Messner fa della «conquista» di questa splendida e montagna: Carrel, la guida della Valtournanche che per primo osò pensare di salire il Cervino, fino ad allora considerato inespugnabile per le condizioni meteorologiche che lo caratterizzano, per la severità delle sue pareti, per l’aspetto maestoso che dai tempi più remoti ha alimentato miti e leggende paurose. E Carrel è caratterialmente l’opposto del «dandy» Whymper: taciturno, istintivo, dominato dal senso di responsabilità per le persone che scalano con lui, affidabile fino alle ultimissime ore prima di morire lui stesso sul Cervino, venticinque anni più tardi, dopo aver assicurato la salvezza ai suoi compagni. Perché la corda che teneva gli inglesi si sia rotta è ormai chiarito da tempo, ma è la questione del «senso di responsabilità» che interessa soprattutto Messner. E in questo libro affascinante, che prende le mosse dal grande classico di Guido Rey, Il Monte Cervino, Messner è come se facesse parte dell’una e dell’altra della cordata dei due personaggi contrapposti, Whymper e Carrel, che rappresentano due modi radicalmente diversi di vivere la montagna, pur accomunati come sono dalla medesima, bruciante, passione. Perché Messner vuole capire: «Voglio salire con questi due alpinisti. Voglio capire che cosa li ha spinti, voglio capire cosa hanno dovuto sopportare.»

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Titolo Cervino
Sottotitolo Il più nobile scoglio
Collana Exploits
Autore Reinhold Messner
Editore Corbaccio
Data 2015
Pagine 256
Dimensioni 15 x 21 cm
Formato Cartonato rilegato
ISBN o EAN 9788867000418

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Cho Oyu. La Dea Turchese

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Autore: Reinhold Messner
Editore: Corbaccio

Ottobre 1954: Herbert Tichy raggiunge la vetta del Cho Oyu, la sesta montagna della Terra, un'impresa straordinaria. Oggi Messner racconta l’ottomila «più facile» e più sottovalutato.

CON UN SAGGIO DI FOSCO MARAINI

Il Cho Oyo, 8201 metri, per i tibetani è la Dea Turchese. Gli europei ne conoscono l’esistenza solo dal 1921, ma oggi è la meta più frequentata dagli alpinisti di tutto il mondo dopo l’Everest. Con le consuete maestria e competenza, Messner parla della montagna, degli Sherpa che abitano ai suoi piedi, dell’importanza del Nangpa La, a 6000 metri il più alto passo della Terra, e racconta le imprese alpinistiche che si sono succedute in un secolo di storia. Dai primi tentativi negli anni Cinquanta, fra cui quello di Eric Shipton, fino alla «conquista» nel 1954 ad opera dell’austriaco Tichy, giornalista, geologo e alpinista che, dopo aver viaggiato per decenni con la sua motocicletta in Thailandia, Cina e Tibet e aver esplorato insieme agli Sherpa il Nepal occidentale ancora del tutto ignoto agli europei, salì in cima al Cho Oyu insieme a Joseph Jöchler e allo Sherpa Pasang Dawa Lama in una spedizione leggera e senza ossigeno. Molte altre spedizioni e tentativi si sono da allora succeduti − fra cui la salita di Messner stesso nel 1983 insieme a Michl Dacher e Hans Kammerlander per una via nuova −, molti altri successi e, come sempre nella storia dell’alpinismo himalayano, anche molte tragedie, raccontate con partecipazione e occhio critico dal grande alpinista altoatesino.

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Titolo Cho Oyu
Sottotitolo La Dea Turchese
Collana Exploit
Autore Reinhold Messner
Editore Corbaccio
Data 2013
Pagine 306
Dimensioni 14,5 x 21 cm
Formato Cartonato
Illustrazioni Bianco e nero
ISBN o EAN 9788863806717

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Grido di pietra
20,00
MESSNER TRACKS
40,00
Nanga Parbat
39,00
On top
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Parete ovest
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Cometa sull'Annapurna

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Autore: Moro Simone
Editore: Corbaccio

«Sto vivendo il mio sogno. Ed è una felicità che mi accompagna sia quando sono in azione sia quando sono in famiglia. Ho raggiunto tramite l'alpinismo la mia serenità.»
Simone Moro, uno dei più grandi alpinisti d'alta quota al mondo, racconta in questo libro la tragica spedizione del 1997 alla parete sud dell'Annapurna che lo ha visto sopravvivere miracolosamente a una valanga dopo essere precipitato per ottocento metri, ma che è costata la vita ai suoi due compagni di cordata. Perché erano lì in pieno inverno? Come mai avevano deciso di affrontare quella parete nella stagione più ardua? Quale era il loro obiettivo? Per rispondere a questi interrogativi, Simone Moro parte da lontano, dalla sua infanzia, e cerca di spiegare come mai ha fatto della montagna il suo mestiere, perché scalare è diventato la sua vita e che cosa significano per lui l'alpinismo e la verticalità. Ci racconta gli inizi, le prime esperienze, la sua maturazione, le sue paure, i suoi dubbi e la grande indimenticabile amicizia con Anatolij Bukreev, il grande alpinista kazako morto sull'Annapurna. Simone racconta, descrive, spiega. Ci fa sentire il freddo e la stanchezza e poi la solitudine e la disperazione della sua discesa dopo la valanga, con le mani ferite e inutilizzabili, i tendini recisi, e la sensazione di non farcela. Ma il vero dolore Simone lo prova quando non può più sperare nella salvezza dei suoi due compagni. Il suo racconto è però un inno alla montagna e a quell'amico che sarà sempre vivo nel suo cuore.

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Titolo Cometa sull'Annapurna
Sottotitolo La voce dell'unico sopravvissuto a una tragedia alpinistica
Collana Exploits
Autore Moro Simone
Editore Corbaccio
Data Prima edizione 2003. Quattordicesima edizione 2022
Pagine 176
Dimensioni 14 x 21 cm
Formato Cartonato rilegato
Illustrazioni A colori
Lingua Italiano
ISBN o EAN 9788867009749

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Siberia -71°
12,00
Annapurna
18,60
Nanga
14,00
Annapurna 47
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Da sola. La mia passione per gli ottomila

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Autore: Gerlinde Kaltenbrunner, Steinbach Karin
Editore: Corbaccio

Gerlinde Kaltenbrunner è una delle alpiniste d’alta quota di maggior successo. Nel 2008 è arrivata in vetta al suo undicesimo ottomila, il Dhaulagiri, sul quale aveva rischiato la morte un anno prima, nel 2009 ha raggiunto con il marito Ralf Dujmovits la vetta del Lhotse che l’aveva in precedenza costretta due volte alla ritirata, il 23 maggio 2010 è arrivata in vetta all’Everest dal versante Nord.
La Kaltenbrunner sale gli ottomila senza ossigeno e senza portatori d’alta quota. Per l’alpinista austriaca i record e le vittorie sono solo un aspetto secondario della sua attività, tant’è, per esempio, che ha raggiunto la vetta del Broad Peak in compagnia della sua principale concorrente, la spagnola Edurne Pasabàn. Le cose che più contano per lei sono la bellezza delle montagne, i momenti magici nei campi in alta quota e l’incomparabile felicità di arrivare in vetta, poco importa se nell’Himalaya o sui monti di casa.

 

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Titolo Da sola
Sottotitolo La mia passione per gli ottomila
Collana Exploits
Autore Kaltenbrunner Gerlinde, Steinbach Karin
Editore Corbaccio
Data 2010
Pagine 312
Dimensioni 14 x 21
Formato Cartonato
Illustrazioni A colori
Lingua Italiano
ISBN o EAN 9788863800715

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Dal tetto di casa vedo il mondo

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Autrice: Anna Torretta
Editore: Corbaccio

Classica situazione al tempo del Covid: una persona in famiglia risulta positiva e scatta il lockdown per tutti. Ed ecco una mamma, un padre e due bambine bloccati in casa per una decina di giorni. Dieci giorni di noia assoluta o un’occasione da non sprecare per stare insieme, magari in modo nuovo e senza dar nulla per scontato? Se la mamma fa la guida alpina e si chiama Anna Torretta la risposta è senz’altro la seconda. Invece di immergersi nello smartphone o davanti alla TV si organizza una spedizione in Terra di Casa. Obiettivo: la conquista del tetto. Campo base il soggiorno, campi intermedi il giardino, le stanze e i balconi su cui ci si arrampica e dove si dorme in tenda.
E, in questo tempo sospeso ma così attivo, Anna parla alle figlie di dieci e cinque anni del suo rapporto con la montagna, dell’importanza del lavoro di squadra, della tenacia e della resilienza che bisogna imparare ad allenare fin da piccoli per realizzare i propri sogni, che sono l’essenza della vita. Fra racconti di spedizioni, di salite, di cascate di ghiaccio, di incontri con donne di tutto il mondo, e descrizioni della vita quotidiana e della gestione della famiglia, questo libro diventa una vera fonte di ispirazione per tutte le donne che si dividono fra lavoro e famiglia, trovando sempre un tempo di qualità in un ambito e nell’altro, e senza mai rinunciare alla realizzazione di sé.

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Titolo Dal tetto di casa vedo il mondo
Sottotitolo Riflessioni per i figli sull'importanza di coltivare i propri sogni
Autore Anna Torretta
Editore Piemme
Data 2023
Pagine 192
Dimensioni 17 x 21 cm
Formato Brossura
ISBN o EAN 9791259920478

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Danzare sulla corda

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Kurt Diemberger è l’unico alpinista vivente ad aver salito due ottomila inviolati. Nel 1957 partecipò alla spedizione, ideata dal leggendario Hermann Buhl, che portò alla conquista del Broad Peak, con tutti i risvolti positivi e negativi che sono seguiti dopo la morte di quest’ultimo… un’esperienza che lo ha segnato profondamente e che ha alimentato infinite polemiche e controversie. Ma se questa vicenda ha un ruolo centrale nella vita di Diemberger, Danzare sulla corda racconta molto altro ancora, storie di successi straordinari e momenti drammatici, di avventure pericolose e viaggi esaltanti in tutti gli angoli del mondo, dal Tibet al Nepal, dagli ottomila himalayani alle pareti più proibitive delle Alpi, dalla Groenlandia al Sudamerica. Fortune, misteri, montagne stregate, esperienze incredibili e aneddoti curiosi: il racconto appassionante di una leggenda vivente dell’alpinismo.

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Titolo Danzare sulla Corda
Sottotitolo Storie della Mia Vita
Collana Exploits
Autore Diemberger Kurt
Editore Corbaccio
Data 2009
Pagine 320
Dimensioni 19 x 21
Formato Cartonato
Lingua italiano
ISBN o EAN 9788879729451

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Dren-Giong

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Autore: Fosco Maraini
Editore: Corbaccio

In occasione del centenario della nascita di Fosco Maraini, la Casa Editrice Corbaccio ripubblica un volume prezioso, Dren-Giong. Appunti di un viaggio nell’Imàlaia. Si tratta del primo libro di Maraini, uscito nel 1938 per i tipi di Vallecchi e mai più ristampato, e che nei decenni è diventato oggetto di una vera caccia al tesoro nelle librerie e nei siti dei libri d’antiquariato. Come scrisse allora il giovane Maraini: «Desidero avvertire i lettori che non ho la minima pretesa di fare della scienza; io vorrei solamente comunicare, in qualche modo, le emozioni vissute da un innamorato della natura nel percorrere alcune valli ricche di sorprendenti bellezze, in quel Sikkim, tra l’Imàlaia e l’India, che i tibetani chiamano appunto Dren-Giong: 'Il paese dei frutti'». Accompagnato da una cagnetta, Drolmà, a cui dedicherà poi il libro, Maraini cammina, si guarda intorno e grazie alla sua curiosità apre gli occhi su un mondo meraviglioso, esotico, nuovo. Un mondo in cui contano la natura, i popoli, le religioni, l’arte, la bellezza in tutte le sue forme. Un mondo che per tutta la vita cercherà di partecipare ai suoi lettori. Un omaggio doveroso, dunque, al grande studioso e «italiano insigne» - come scrive il Dalai Lama nella sua prefazione – a cui si uniscono le testimonianze affettuose della moglie Mieko Maraini e di tanti amici e studiosi che conobbero Fosco Maraini negli ambiti più svariati, dagli orientalisti agli alpinisti, dai poeti ai fotografi, dagli antropologi agli studiosi d’arte e di letteratura, tutti uniti dal desiderio e dall’ambizione di ricostruire nella sua pienezza «l’universo Maraini».
Con i contributi del Dalai Lama, Mieko Maraini, Andrew Armour, Aldo Audisio, Adriana Boscaro, Maurizio Bossi, Francesco Paolo Campione, Claudio Cardelli, Gian Carlo Castelli Gattinara, Cosimo Chiarelli, Lanfranco Colombo, Stefano Dallari, Kurt Diemberger, Gianni Fodella, Tomotada Iwakura, Erberto Lo Bue, Claudio Magris, Franco Marcoaldi, Roberto Mantovani, Massimo Raveri, Annibale Salsa, Yutaka Tani, John Bigelow Taylor e Dianne Dubler.

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Titolo Dren-Giong
Sottotitolo Il primo libro di Fosco Maraini e i ricordi dei suoi amici
Collana Exploits
Autore Fosco Maraini
Editore Corbaccio
Data 2012
Pagine 448
Dimensioni 14,5 x 21 cm
Formato Cartonato rilegato con sovracoperta
Illustrazioni Bianco e nero
Lingua Italiano
ISBN o EAN 9788863803730

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Due montanari Arturo e Oreste Squinobal

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Autore: Maria Teresa Cometto
Editore: Corbaccio

Arturo e Oreste Squinobal, falegnami e guide alpine, sono state due figure uniche di montanari. Nell’epoca d’oro dell’alpinismo italiano – quella dei Bonatti, dei Mauri, dei Cassin, dei Ferrari – hanno compiuto imprese straordinarie sulle Alpi, in Himalaya e in particolare sul Kangchendzonga che Oreste salì nel 1982 senza ossigeno, ma sono rimasti sempre fedeli alle proprie radici. Nati nella valle di Gressoney, sono cresciuti immersi nel paesaggio e nella cultura walser e hanno sviluppato un atteggiamento di umiltà e di amore per la montagna che hanno saputo trasferire tanto nel mestiere di falegnami quanto in quello di guide alpine. La storia dei fratelli Squinobal, raccontata e pubblicata per la prima volta nel 1985 da Maria Teresa Cometto, che con loro ha scalato e che ha vissuto nella stessa valle, mantiene intatti, a più di trent’anni di distanza e a quindici dalla prematura scomparsa di Oreste, l’incanto e la forza esemplare di due vite vissute in piena armonia con la natura e nel rispetto profondo per la montagna, intesa come espressione di rigore, di libertà e di gioia.

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Titolo Due montanari
Sottotitolo Arturo e Oreste Squinobal dalle Alpi all'Himalaya
Collana Exploits
Autore Maria Teresa Cometto
Editore Corbaccio
Data 2019
Pagine 277
Dimensioni 14 x 21 cm
Formato Cartonato
Illustrazioni A colori
Lingua Italiano
ISBN o EAN 9788867005765

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E' buio sul ghiacciaio

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Autore: Hermann Buhl
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Hermann Buhl, nato a Innsbruck nel 1924, salì la sua prima montagna all'età di dieci anni. Dopo brillanti successi nelle Alpi, nel 1953 partecipò alla spedizione tedesca al Nanga Parbat. Sin dal primo giorno annotò gli eventi nel suo diario. Il 3 luglio 1953, dopo diciassette ore di salita, Buhl raggiunse da solo la cima a 8125 metri, conquistando così la «montagna fatale dei tedeschi». Il suo libro È buio sul ghiacciaio, pubblicato nel 1954, in cui racconta gli inizi della sua attività di scalatore, i primi successi e il trionfo al Nanga Parbat, diventa un caposaldo della letteratura di montagna. Ma solo mezzo secolo dopo, in questa nuova edizione, vengono pubblicate integralmente, grazie all'autorizzazione della vedova di Buhl Eugenie, le annotazioni dei diari del Nanga Parbat, del Broad Peak e del Chogolisa con il commento di Kurt Diemberger: fu Diemberger, infatti, l'ultimo compagno di cordata di Buhl. Dopo il successo al Broad Peak, nel giugno 1957 ' il secondo ottomila di Buhl ' i due alpinisti partirono insieme per salire il Chogolisa. Lassù, il 27 giugno 1957, Buhl incontrò la morte.

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Titolo E' buio sul ghiacciaio
Sottotitolo con i diari delle spedizioni al Nanga Parbat, al Broad Peak e al Chogolisa
Collana Exploits
Autore Hermann Buhl
Editore Corbaccio
Data 2022
Pagine 420
Dimensioni 14 x 21
Formato Cartonato con sovracoperta
Illustrazioni A colori
Lingua Italiano
ISBN o EAN 9788867009954

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Al Nanga Parbat
11,00

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Eiger. Trionfi e tragedie, 1932-1938

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La parete Nord dell'Eiger nelle Alpi bernesi è uno dei miti assoluti dell'alpinismo. Strapiombante, esposta a continue scariche di sassi è stata sempre una delle mete più ambite degli scalatori di tutto il mondo. Ai suoi piedi c'è la famosa Kleine Scheidegg, la stazione del treno che da fine Ottocento attraversa l'Eiger con un tunnel, e che da più di un secolo offre un'ottima visione della parete. Ogni impresa è stata così seguita attraverso potenti cannocchiali da frotte di turisti, affascinati dal coraggio di chi saliva e avvinti dalle tragedie che si consumavano in quota. Solo nel 1938 la cima fu "conquistata" da due cordate austro-tedesche, e il regime nazista si impadronì di questa grande vittoria per farne propaganda. Ma la conquista era stata preceduta da una serie impressionante di salite, tutte analizzate con partecipazione in questo libro e documentate con numerose fotografie. Dalla prima lungo la parete nord-orientale, nel 1932, fino al fatidico biennio 1934-1935, quando nei tentativi frenetici che si susseguirono morirono alcuni fra i migliori alpinisti della loro generazione: Max Sedlmayr e Karl Mehringer, Edi Rainer, Willy Angerer, Andreas Hinterstoisser, Toni Kurz, Bartolo Sandri, Mario Menti. Fino all'impresa di Harrer, Kasparek, Heckmair e Vörg.

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Titolo Eiger
Sottotitolo Trionfi e tragedie, 1932-1938
Collana Exploits
Autore Rettner Rainer
Editore Corbaccio
Data 2010
Pagine 288
Dimensioni 14 x 21
Formato Cartonato rilegato
Illustrazioni Bianco e nero
Lingua Italiano
ISBN o EAN 9788863800210

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Eiger
25,00

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